Lo scopo del Fashion Traceability Forum

Il 24 gennaio è andata live la prima edizione del Fashion Traceability Forum, un webinar gratuito dal titolo “Tracciabilità nel mondo moda: più lingue, una sola direzione”.

L’evento, organizzato da The ID Factory con il supporto e la collaborazione del Politecnico Calzaturiero, nasce con l’intento di raccogliere le diverse sfumature che la tracciabilità può assumere e capire insieme come farle convergere verso un’unica direzione comune per la creazione di un vantaggio competitivo.

Infatti, da tempo e in ambienti differenti si sente parlare di tracciabilità, ma sempre con sfumature o accezioni diverse.

Negli anni, all’interno di un’azienda o un brand, ci è capitato di parlare col team marketing, il team operation, quello di sostenibilità, il team compliance, la squadra dei sales, e ci siamo resi conto che ognuno percepisce la tracciabilità in modo diverso.

Che cos’è per te la tracciabilità?

Di fronte a questa domanda, che apparentemente sembra avere una definizione ovvia, non è strano ricevere una risposta ogni volta diversa: per qualcuno riguarda la mappa dei fornitori della filiera; per qualcun altro è l’esigenza di condividere il proprio impegno col consumatore finale; per un altro ancora si riferisce ai risultati di laboratorio o mira a soddisfare le richieste legislative.

Il punto è che non esiste una definizione corretta o sbagliata di tracciabilità: ogni profilo, da quello normativo a quello economico, da quello sociale fino all’ambientale, concorre a una tematica e a un disegno più grandi.

Come recita il titolo della prima edizione del Fashion Traceability Forum, “Tracciabilità nel mondo moda: più lingue, una sola direzione”, il nostro obiettivo era identificare, sintetizzare e far convergere i percorsi e le esperienze diverse sul tema verso lo stesso traguardo.

Perché la tracciabilità, a prescindere da come la si chiami, ha un obiettivo chiaro, che parla di trasparenza, cambiamenti, rivoluzione, sostenibilità. Responsabilità.

Un po’ come la comunicazione: che si parli italiano, inglese, spagnolo, cinese mandarino, russo o francese, l’obiettivo è far arrivare il messaggio nel modo giusto a chi ci sta di fronte.

Gli ospiti del Fashion Traceability Forum

Quando si tratta di non perdere il filo e trovare il bandolo della matassa (che nel caso della tracciabilità è molto aggrovigliato), non si può farlo da soli.

Ecco perché abbiamo deciso di allargare il tavolo della discussione e invitare diversi ospiti d’eccezione e professionisti del mondo moda, lusso e comunicazione:

Gli speaker del primo Fashion Traceability Forum

Walfredo della Gherardesca, CEO & Co-founder di Genuine Way

La sua azienda ci ha supportato nello sviluppo del Digital Product Passport e la sua voce fresca, riguardo al tema della tracciabilità per le filiere fashion e food, ha aperto uno spaccato che identifica questa nella trasparenza dei dati.

La sua ottica è fortemente orientata al consumatore finale, un attore sempre più importante nella conversazione, e infatti ci ha spiegato l’importanza di un marketing e una comunicazione che siano allineati ai valori aziendali e a quello che è l’effettivo impegno del brand in tal senso.

Nicolò Giusti, Director Sourcing & Production Footwear per Tommy Hilfiger, gruppo PVH

Dopo l’annuncio della collaborazione del rilascio del primo Digital Product Passport per Tommy Hilfiger, ci sembrava doveroso includere la competenza pluriennale di Nicolò dal punto di vista delle operations, della compliance e del brand.

Il Fashion Traceability Forum è stata l’occasione perfetta per presentare il caso studio del Digital Product Passport anche alle filiere italiane, il suo concept, come utilizzarlo e, soprattutto, i suoi benefici concreti.

Francesca Rulli, CEO di Process Factory e 4sustainability

Un autentico e genuino entusiasmo per il suo lavoro, e svariati anni a stretto contatto con brand di moda e del lusso, rendono Francesca la voce dell’esperienza, che grazie alla mole di dati raccolti, ha chiaro il futuro da disegnare.

Con lei abbiamo affrontato il tema della filiera e della tracciabilità come elementi strettamente connessi al tema della sostenibilità… perché non può esserci una senza l’altra!

Andrea Vinelli, Professore Ordinario di Ingegneria Gestionale presso l’Università degli Studi di Padova e co-referente Unipd per PNRR PE11 “Made in Italy”

Ultimo ma non certo per importanza, abbiamo ospitato il Professor Vinelli, un pioniere della ricerca sulla tracciabilità in Italia, che è anche ricercatore e referente per l’Università per il progetto PNRR PE11 “Made in Italy”.

Con lui abbiamo analizzato lo scenario delle PMI italiane in riferimento agli strumenti come il PNRR per raggiungere la piena digitalizzazione e facilitare il processo per essere compliant con le leggi che sono già entra in vigore in alcuni stati europei (come l’AGEC in Francia).

I risultati del sondaggio e le nostre considerazioni

Al termine degli interventi sono stati resi pubblici i risultati di un sondaggio che avevamo inviato agli oltre 400 iscritti al Fashion Traceability Forum.

Avevamo posto nuovamente l’annosa domanda “Che cos’è per te la tracciabilità?”, curiosi di capire se il tessuto di imprese italiane riflettesse o meno lo scenario europeo e internazionale.

Qui di seguito i risultati del sondaggio:

Come abbiamo già detto, non esisteva una risposta corretta o una sbagliata, ma quello che è emerso è che il pubblico sia più sensibile alla tracciabilità come concetto strettamente legato al tema della trasparenza.

Potremmo dire che quest’ultima è un punto d’arrivo; infatti, la trasparenza da sola non serve a niente senza tracciabilità. “Cosa comunico se non ho i dati a supporto di quella comunicazione?”, “E rispetto al consumatore? Voglio davvero assumermi il rischio di uscire con claim non dimostrati e dimostrabili, rischiando di erodere irreparabilmente la fiducia che i miei clienti ripongono in me?”

Nel momento in cui la trasparenza diventa legge e la tracciabilità un must, ecco che la competizione non è più tra brand, ma tra filiere e questo sposta il focus portando la responsabilità sul fornitore.

Questo diventa un partner strategico e il consumatore non è più solo chi consuma un bene, ma un attore fondamentale di una relazione basata sulla fiducia.

Fashion Traceability Forum: come rivedere l’evento?

Se non hai avuto modo di partecipare all’evento “Tracciabilità nel mondo moda: più lingue, una sola direzione”, oppure ritieni che possa interessare a un collega, niente paura: qui sotto trovi la registrazione, che abbiamo caricato in formato integrale anche sul nostro canale YouTube.

Fashion Traceability Forum: Q&A

What’s next?

Lavori nel settore moda, ti occupi di soluzioni sostenibili o credi che la tecnologia possa aiutare l’industria a diventare più responsabile? Continua a seguirci sul blog o su LinkedIn per non perdere i prossimi eventi come questo.

Se vuoi scoprire le potenzialità del Digital Product Passport, hai una domanda sul tema della tracciabilità o vuoi richiedere una demo per la tua azienda, prenota un incontro gratuito.

Related reading

Other questions?
We’re ready
to support you.